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La società civile per la sanità pubblica: il 18 giugno a Milano la presentazione del documento “Non possiamo restare in silenzio”

Un fronte comune per difendere e rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale. Mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 10:00 nella sala Luigi Clerici delle ACLI Milanesi (via della Signora 3, Milano), si terrà la presentazione ufficiale del documento “Non possiamo restare in silenzio. La società civile in difesa della sanità pubblica”. Un appuntamento di rilievo per il dibattito pubblico, promosso da oltre 140 associazioni della società civile e organizzato da Prima la Comunità con, tra gli altri, ACLI, Associazione Salute Diritto Fondamentale, Cittadinanzattiva, Forum Diseguaglianze e Diversità.

L’incontro sarà aperto da don Virginio Colmegna, presidente dell’associazione Prima la Comunità. A seguire, la presentazione del documento con gli interventi di Rosy Bindi (già ministra della Salute), Nerina Dirindin (presidente dell’Associazione Salute Diritto Fondamentale) e Vasco Errani (presidente Associazione Giovanni Bissoni). Il confronto proseguirà con i contributi di esperti del settore come Silvio Garattini (fondatore dell’Istituto Mario Negri), Sara Santagostino (ANCI Lombardia), Agata Aiello (presidenza nazionale ACLI), Maurizio Bonati (direttore della rivista Ricerca&Pratica) e Filippo Viganò (consigliere nazionale CSVNet).

Il documento, redatto in occasione dell’incontro di Firenze del 22 febbraio 2025, rappresenta un grido collettivo per porre fine al lento e inesorabile declino della sanità pubblica in Italia. Le proposte partono da un presupposto netto: il SSN è un bene comune e universale, da salvaguardare in quanto fondamento del diritto alla salute e della coesione sociale.

Il testo si articola in dieci punti chiave, tra cui spiccano il necessario rifinanziamento del SSN, il rafforzamento delle cure primarie e domiciliari, la riorganizzazione delle politiche del personale sanitario, il contrasto netto al modello di sanità integrativa che rischia di aumentare le disuguaglianze, il rilancio delle Case della Comunità come luogo di cura e partecipazione.

L’incontro del 18 giugno sarà un’occasione importante non solo per presentare le proposte contenute nel documento, ma anche per rafforzare una rete sempre più ampia di realtà impegnate a difesa della sanità pubblica. Un invito aperto alla cittadinanza, alle istituzioni e alla politica affinché la salute torni a essere una priorità nell’agenda del Paese.

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