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Casa della comunità: in una ricerca presentati nuovi modelli per progettare spazi di salute integrata

Si è tenuto a Parma, lo scorso 7 maggio, il simposio “Dalla Casa della Comunità al Centro di Salute Comunitaria. Il progetto architettonico e urbano“, un momento pubblico di confronto e riflessione organizzato in occasione della pubblicazione della ricerca condotta dal gruppo UAL (Urban and Architectural Laboratory) dell’Università di Parma nell’ambito del PNRR.

L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura in collaborazione con il Comune di Parma e con il sostegno della Fondazione Cariparma, ha restituito due anni di lavoro del gruppo di ricerca UAL, guidato dal coordinamento scientifico del Prof. Carlo Quintelli e composto da Enrico Prandi, Giuseppe Verterame, Alessia Simbari e Sahar Taheri. L’obiettivo: definire nuovi modelli spaziali per le strutture sanitarie di base, ripensandole come presidi di prossimità a vocazione comunitaria.

La ricerca, condotta all’interno del progetto “Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna” (spoke 4 “Healthy and Active City“), propone una trasformazione della Casa della Salute in una vera Casa della Comunità, intesa come Centro di Salute Comunitaria. Un luogo dove il concetto di salute si integra con quello di comunità, promuovendo una visione multidisciplinare e inclusiva dell’assistenza sociosanitaria.

Nel corso del simposio, i ricercatori hanno illustrato una serie di prefigurazioni progettuali capaci di coniugare innovazione funzionale, abitabilità, comfort, estetica e identità rappresentativa. Particolare attenzione è stata data alla relazione tra architettura, accessibilità urbana e partecipazione della cittadinanza. Le Case della Comunità vengono così ripensate non solo come strutture di servizio, ma come dispositivi spaziali capaci di rafforzare il tessuto sociale e migliorare la qualità della vita nei territori.

Il lavoro ha tenuto conto delle esperienze maturate durante la pandemia da Covid-19 e delle nuove esigenze legate all’invecchiamento della popolazione, alla gestione dei casi cronici, ai percorsi post-degenza e alla medicina preventiva. Elementi che rendono urgente la ridefinizione degli spazi di cura, affinché siano in grado di sostenere una sanità di prossimità accessibile, accogliente e centrata sulle persone.

Il volume che raccoglie gli esiti della ricerca è destinato a progettisti, enti pubblici e stazioni appaltanti impegnati nella realizzazione delle Case della Comunità, attraverso i fondi del PNRR e futuri strumenti di finanziamento.

L’intera pubblicazione è stata messa a disposizione al seguente link:
https://famagazine.it/index.php/famagazine/article/view/1049

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